ASVe, Bailo a Costantinopoli, Carte turche, Busta 251, Fascicle 337, 127

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1630-02-01 (uncertain; approximate)
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Transcription - Plain
Trad.ne di Coman.to del Gran Sig.re diretto al Cadi di Smirne Al gionger etj. fian noto come il Bailo de Ven.a hà esposto alla sublime mia Porta che senza cagion veruna contra la buona pace fatte schiavi 5 Ven.ni sono pervenuti nelle mani di Suliman Guascon corsaro Barbaresco, nel ivi bertone sono liberti[?], et han.o nome libera da Antonio, Giacinto Zoia, Ant.o di Pie.o Mida, Vincenzo di Giulio Pameri, et And.a di Batt.a, et app.o q.ti essendo al p.nte capitato esso bertone con al quanti vasselli con la[?] alla scala di smirne, si trovano in essi Vasselli corsari 3 Relig.si Ven.ti in schiavitù ridotti frà Paulo marota, frà edoardo Bergamo, e frà Marco Bergamo; havendo p.ò il Bailo riccercato mio nobil Comm.to, che li d.ti 5 Vene.ni, e tre Religiosi siano rilasciati, e liberati, e quanti altri sudditi Ve.ti si trovino schiavi in q.lle cosi cuiscandola[?] confe. è paceriono ò nel Bertone del pred.o Suliman, over altrove: dà poi che quando fù conclusa la buona pace con li SS.ri di d.a Ven.a nei glorioso tempi di miei magnanimi Avi, fù notaro e dichiarito nell'Imp.le Capi.ne co. q: patto[?] che tutti schiavi i Vene.ni [?] qualche via si debbano senza dubbio rilasciare siano tanto in vasselli, quanto dove esser si voglia si che ordinando in conformità d.lla buona pace che siano liberati essi 5 sudditi, è tre Religiosi, et altri schiavi Vene.ni, siano ò nel berton di suliman, nelli altri bertoni corsari, Comando che à ciò debbi p.sonalm.te attendere, facendo trovarcj farli rilasciare essi 5 sudditi, e tre Religiosi siano in q.el si voglia vassello, cosi volando la buona pace, e dopo tutti liberati, li consegnerai à chi fà p. Vene.ni, non p.mettendo in niuna maniera che Corsari, et altri s'oppongano, e se asserirano, questi furono dà noi comprati colli n.ri danari, overo addurano altra scusa, p.metter difficoltà à darli non pendo[?] i Venetiani esser fatti schiavi, nè venduti, non ammettendo simile scuse in essecu.ne dell'Imp.le Cap.ne farai liberare, e con signare alli Venetiani li detti otto huomini, et altri Venetiani, che si trovino schiavi. Per il peseto[?] un'amplo mio Comm.to ordenato di mio felice Regio carattere fù costa mandato, acciò che fossero dati li formenti, e le biave, che avanzano dalli popoli della tua ditione alle Venetiani, per soccorrrer di vittovaglia à gli esserciti, che hanno ammassaro li SS.ri di Venetia, p.star ad'alcuni suoi nemici, confermo in tutto, e p. tutto quel med.mo Comm.to in conformità de quale volendo i Venetiani tuoi formenti, et altre biave dà chi ne vuol vendere, le farai havere con suoi danari senza amettere alcuna cosa in contrario. Essendo in coteste parti essi Vasselli Corsari, i Mercanti Venetiani sono stati interrotti di frequentar quelle parti con negotio; non lasciarai però, ch'essi Corsari infestino li mercanti Venetiani, nè nella robba, nè nella persone dovendoli in ogni modo protteggere, e favorire. Per esser i SS.ri di Venetia abantico sinceri, e costanti amici dell'Ecc.so mia Porta, non è mia mente regia, che li suoi sudditi siano copttiusods[?] et oltraggiari. In questo fatto sarai personalmente accurato, tanto in liberar li Venetiani schiavi in quelli Bertoni, quanto in divertir che si opponesse al comprar vettovaglie colli suoi danari mettendo studio à difendere i Venetiani dalle corsari senz'assentir à cosa contraria alla buona Pace, et al Nobil mio Commandamento. etc. Dati in Costantinopoli à gli ultimi della Luna di Giemasiul achir l'an.o 1039 cioè 1629 di Febraro- Trad. dal Salvago
Gregorian Date Qualifier
Hijiri Date
à gli ultimi della Luna di Giemasiul achir l'an.o 1039
Hijiri Date Qualifier
Venetian Date
1629 di Febraro
Venetian Date Qualifier
Schema Type
Manuscript
Identifier
61220/utsc67469
Note
This Italian document appears to have no Ottoman matching document
Local Identifier
italian_277
Gregorian Date (RAD)
2/1/1630
Reformatting Quality
preservation
Digital Origin
reformatted digital
Internet Media Type
Cataloguing Language
Transcription
Trad.ne di Coman.to del Gran Sig.re diretto al Cadi di Smirne Al gionger etj. fian noto come il Bailo de Ven.a hà esposto alla sublime mia Porta che senza cagion veruna contra la buona pace fatte schiavi 5 Ven.ni sono pervenuti nelle mani di Suliman Guascon corsaro Barbaresco, nel ivi bertone sono liberti[?], et han.o nome libera da Antonio, Giacinto Zoia, Ant.o di Pie.o Mida, Vincenzo di Giulio Pameri, et And.a di Batt.a, et app.o q.ti essendo al p.nte capitato esso bertone con al quanti vasselli con la[?] alla scala di smirne, si trovano in essi Vasselli corsari 3 Relig.si Ven.ti in schiavitù ridotti frà Paulo marota, frà edoardo Bergamo, e frà Marco Bergamo; havendo p.ò il Bailo riccercato mio nobil Comm.to, che li d.ti 5 Vene.ni, e tre Religiosi siano rilasciati, e liberati, e quanti altri sudditi Ve.ti si trovino schiavi in q.lle cosi cuiscandola[?] confe. è paceriono ò nel Bertone del pred.o Suliman, over altrove: dà poi che quando fù conclusa la buona pace con li SS.ri di d.a Ven.a nei glorioso tempi di miei magnanimi Avi, fù notaro e dichiarito nell'Imp.le Capi.ne co. q: patto[?] che tutti schiavi i Vene.ni [?] qualche via si debbano senza dubbio rilasciare siano tanto in vasselli, quanto dove esser si voglia si che ordinando in conformità d.lla buona pace che siano liberati essi 5 sudditi, è tre Religiosi, et altri schiavi Vene.ni, siano ò nel berton di suliman, nelli altri bertoni corsari, Comando che à ciò debbi p.sonalm.te attendere, facendo trovarcj farli rilasciare essi 5 sudditi, e tre Religiosi siano in q.el si voglia vassello, cosi volando la buona pace, e dopo tutti liberati, li consegnerai à chi fà p. Vene.ni, non p.mettendo in niuna maniera che Corsari, et altri s'oppongano, e se asserirano, questi furono dà noi comprati colli n.ri danari, overo addurano altra scusa, p.metter difficoltà à darli non pendo[?] i Venetiani esser fatti schiavi, nè venduti, non ammettendo simile scuse in essecu.ne dell'Imp.le Cap.ne farai liberare, e con signare alli Venetiani li detti otto huomini, et altri Venetiani, che si trovino schiavi. Per il peseto[?] un'amplo mio Comm.to ordenato di mio felice Regio carattere fù costa mandato, acciò che fossero dati li formenti, e le biave, che avanzano dalli popoli della tua ditione alle Venetiani, per soccorrrer di vittovaglia à gli esserciti, che hanno ammassaro li SS.ri di Venetia, p.star ad'alcuni suoi nemici, confermo in tutto, e p. tutto quel med.mo Comm.to in conformità de quale volendo i Venetiani tuoi formenti, et altre biave dà chi ne vuol vendere, le farai havere con suoi danari senza amettere alcuna cosa in contrario. Essendo in coteste parti essi Vasselli Corsari, i Mercanti Venetiani sono stati interrotti di frequentar quelle parti con negotio; non lasciarai però, ch'essi Corsari infestino li mercanti Venetiani, nè nella robba, nè nella persone dovendoli in ogni modo protteggere, e favorire. Per esser i SS.ri di Venetia abantico sinceri, e costanti amici dell'Ecc.so mia Porta, non è mia mente regia, che li suoi sudditi siano copttiusods[?] et oltraggiari. In questo fatto sarai personalmente accurato, tanto in liberar li Venetiani schiavi in quelli Bertoni, quanto in divertir che si opponesse al comprar vettovaglie colli suoi danari mettendo studio à difendere i Venetiani dalle corsari senz'assentir à cosa contraria alla buona Pace, et al Nobil mio Commandamento. etc. Dati in Costantinopoli à gli ultimi della Luna di Giemasiul achir l'an.o 1039 cioè 1629 di Febraro- Trad. dal Salvago
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