ASVe, Bailo a Costantinopoli, Carte turche, Busta 252, Fascicle 338, 54

Submitted by dragomansadmin on
Member of
Date Created
1638-02-05 (uncertain; approximate)
Language
Resource Type
Physical Form
Page Total
23
Rights
Digital files found in the U of T Scarborough Library's Digital Collections are meant for research and private study used in compliance with copyright legislation. Access to files found on this website and the technical capacity to download or copy it does not imply permission to re-use. Prior written permission to publish, or otherwise use materials must be obtained from the copyright holder. Please contact the Library for further information.
Transcription - Plain
Com.to del Gran Sig.r del Cadi di Beligrado, et al luogotenente ivi di Buda Al gionger ets. ha il Bailo di Ven.a esposto alla sublime mia Porta, che quando nei felici tempi de miei magnanimi Avi, che siano in gloria, fù conclusa la buona pace colli SS.ri de Ven.a si espresse nell'Imp.l Cap.ne questa conditione, che morendo alcun mercante venetiano nel mio custodito Dominio, non debbano gli offitiali del Beitulmal ò Catavero, nè altri ingerirsi nelle sue mercantie o robbe lasciate, ma che se sono p.nti suoi heredi, se ne faci loro la consegna, e se non sono, debbano esser tramesse à chi all'hora sarà Bailo di Ven.a accioch'ei ne facia il recapito alli heredi, tuttavia sendo hora morto in Belgrado Antonio Toretta Venetiano, mentre là negotiava l'offitial del Beitulmal trovando un suo credito di m 96@ per valuta di sei pezze di pan.i di settanta dati à tempo ad hebrei, et ad altri con m 16@ per l'amontar di tre balle di carta s'imposseso di essi m 112@ e delle altre sue robbe dopo sendo conparso Giacomo Bonifatio da Ven.a Zio et herede notorio del d.to morto, et havendone fatta la dimanda ha esso offitiale negato di darglie le contravenendo all'Imp.l Cap.ne, et alla buona pace. Però con tal notitia ricercatosi mio nobil Com.to per la restitutione, cosi in conformità dell'Imp.l Capitolo ordenando Comando, che col mio nobil Comand.to pervenuto Macmud Mutefaraià debbiate veder questo negotio come vol la ragione et essendo herede legitimo del anted.to morto, se in effeto l'offitial del Beitulmal pon.e dificulta nel restituir il tolto d'auttorità propria voi vi opponerete facendo haver al pred.to herede il prenarato danaro, et le altre robbe intieram.te secondo l'Imp.l Cap.ne, senza che si accetti scusa veruna. Non solo i SS:ri di Ven.a sin dei felice secole de miei magnanimi Avi sono costanti amici dell'Ecc.sa mia Porta, ma vistasi la lor capitolatione, s'è trovato in quella espresso e dichiarito, che morendo alcun mercante Venetiano gli offitiali del Beitulmal nè altri non s'ingeriscano nelle robbe sue per il che non conviene che il detto offitiale voglia à torto intrometersi Per tanto porete ogni studio per far havere al detto herede in bona maniera l'intiero danaro e le altre robbe, senz'assentir che perda un minimo aspro. In questo fatto ogn'uno di voi sara molt'accurato facendo haver ad esso herede tutto il suo giusto devere nè darete occasione che si replichi altro comandamento. Cosi saprete ets. Dati in Costantinopoli alla metà della Luna di Ramasan l'anno 1047 a p.mi di febraro 1637 Trad.to dal Salvago
Gregorian Date Qualifier
Hijiri Date
alla metà della luna di Ramasan l'anno 1047
Hijiri Date Qualifier
Venetian Date
a p.mi di febraro 1637
Venetian Date Qualifier
Schema Type
Manuscript
Identifier
61220/utsc67613
Local Identifier
italian_426
Gregorian Date (RAD)
2/5/1638
Reformatting Quality
preservation
Digital Origin
reformatted digital
Internet Media Type
Cataloguing Language
Transcription
Com.to del Gran Sig.r del Cadi di Beligrado, et al luogotenente ivi di Buda Al gionger ets. ha il Bailo di Ven.a esposto alla sublime mia Porta, che quando nei felici tempi de miei magnanimi Avi, che siano in gloria, fù conclusa la buona pace colli SS.ri de Ven.a si espresse nell'Imp.l Cap.ne questa conditione, che morendo alcun mercante venetiano nel mio custodito Dominio, non debbano gli offitiali del Beitulmal ò Catavero, nè altri ingerirsi nelle sue mercantie o robbe lasciate, ma che se sono p.nti suoi heredi, se ne faci loro la consegna, e se non sono, debbano esser tramesse à chi all'hora sarà Bailo di Ven.a accioch'ei ne facia il recapito alli heredi, tuttavia sendo hora morto in Belgrado Antonio Toretta Venetiano, mentre là negotiava l'offitial del Beitulmal trovando un suo credito di m 96@ per valuta di sei pezze di pan.i di settanta dati à tempo ad hebrei, et ad altri con m 16@ per l'amontar di tre balle di carta s'imposseso di essi m 112@ e delle altre sue robbe dopo sendo conparso Giacomo Bonifatio da Ven.a Zio et herede notorio del d.to morto, et havendone fatta la dimanda ha esso offitiale negato di darglie le contravenendo all'Imp.l Cap.ne, et alla buona pace. Però con tal notitia ricercatosi mio nobil Com.to per la restitutione, cosi in conformità dell'Imp.l Capitolo ordenando Comando, che col mio nobil Comand.to pervenuto Macmud Mutefaraià debbiate veder questo negotio come vol la ragione et essendo herede legitimo del anted.to morto, se in effeto l'offitial del Beitulmal pon.e dificulta nel restituir il tolto d'auttorità propria voi vi opponerete facendo haver al pred.to herede il prenarato danaro, et le altre robbe intieram.te secondo l'Imp.l Cap.ne, senza che si accetti scusa veruna. Non solo i SS:ri di Ven.a sin dei felice secole de miei magnanimi Avi sono costanti amici dell'Ecc.sa mia Porta, ma vistasi la lor capitolatione, s'è trovato in quella espresso e dichiarito, che morendo alcun mercante Venetiano gli offitiali del Beitulmal nè altri non s'ingeriscano nelle robbe sue per il che non conviene che il detto offitiale voglia à torto intrometersi Per tanto porete ogni studio per far havere al detto herede in bona maniera l'intiero danaro e le altre robbe, senz'assentir che perda un minimo aspro. In questo fatto ogn'uno di voi sara molt'accurato facendo haver ad esso herede tutto il suo giusto devere nè darete occasione che si replichi altro comandamento. Cosi saprete ets. Dati in Costantinopoli alla metà della Luna di Ramasan l'anno 1047 a p.mi di febraro 1637 Trad.to dal Salvago
Viewer Override