ASVe, Bailo a Costantinopoli, Carte turche, Busta 252, Fascicle 338, 20-18

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Date Created
1637-03-31 (approximate)
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6-5
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Transcription - Plain
[Two crosses are drawn at the top centre] Com.to del Gran Sig.re diretto al Sangiacco della Morea hora, Acmed Beglerbei gia di Tunesi, et alli Cadi del Sangiaccato della Morea, e specialmente alli Cadi di Modon, Coron, e Navarino, item alli Castellani della Morea, Capitani di Militie, Emini delle scale et altri Ministri Al gionger dell'Ecc.so Segno Imp.le fia noto come hà il Bailo di Ven.a esposto alla Sublime mia Porta, che non facendo stima i Corsari Barbareschi infestanti il mare della pace e dell'amicitia, ch'è colli SS.ri di Venetia, mentre vanno corseggiando, se s'incontrano nei vasselli Venetiani, che frequentano le scale del Custodito Dominio Regio, sempre le prendono, et abbottinano le robbe de mercanti Veneti contro della buona pace con insulto et oltraggio tale, che cessando di venir come prima solevano, ne seguita danno alle rendite dei datij publici: e benche per il passato siano stati espediti più regij Comandamenti per che s'ostj loro, tuttavia continuando fa di mestieri che approsimandossi alle scale di Modon, Coron, e Navarin, i Vasselli Corsari nel comertio dei popoli di quelle rive, diano sufficienti pieggiarie di non dannificar la navigatione de Venetiani, e se non darano la pieggiaria, non sia permesso loro di accostarsi alle scale, et entrar nei porti, ne meno contrattar colli paesani, e tutti quelli che sono Castellani, Capitani, et altri in comando e governo non togliendo parte dalle prede, terranno in rigoroso freno i leventi, e di più prohibiranno loro efficacemente, di non inferir quei danni diversi, che tal hora hanno inferito perversamente, facendo sbarco nei stati Veneti: Pertanto affine che tali sceleragini sianno interdeti da tali sceleragini e contenuti in virtù di mio nobil [p. 6 right] Comandamento richiesto Comando che in ciò ciascuno di voi sia molto accurano e se i leventi delli antedetti Corsari vorranno accostarsi alle scale et entrar nei porti di Modon, Coron, et Navarin, e d'altre fortezze in quelle bande per haver comertio con quelli genti, che diano sufficienti pieggierie i Capitani e principali dei Corsari di non apportar noccumento alle Nave Venetiane, li lascierete poi approssimar à quelle rive, et haver pratica in quelle parti; e se si riteranno di dar la pieggieria prefata, non assentirete che si accostino, nè che prattichino ivi, si che si ostj à coloro, che saranno consentienti nei loro misfati e bottini, contrattando seco avanti che diano pieggi, e se alcuni fossero litentiosi mentre bisognasse di loro darne notitia in Arz, li notificarete in scrittura, altimente essendo, darete loro per giustitia il condegno castigo, rigorosamente interdicendo che non infestino mai nè i Vasselli, ne i statj di Ven:a. E se dopo i protesti et interdetti voranno tuttavia tender à far attoni contrarie al presente mio nobil Com.to, intesi che si habbino i danni e nocumenti, che apporteranno alli statj, e Vasselli delli SS.ri di Venetia non solo sarete dismessi dalli offitij ma caderete intiandio al sicuro [p. 5 left] in gran censura, Per tanto porete studio del continuo nell'essecutione di questo mio nobil Com.to accioche andando e venendo le navi con seguita e salvezza, siano cagioni dell'avantagio dei datij dalli facolta dei mercanti, Et voi che sete Cadi passerete ogn'uno nei vostri registri questo mio Imperiale decreto et essequendo secondo il suo tenore voi assentirete in contrario Cosi saprete e prestando fede all'honorato Segno Datij in Cost.li alle primi della Luna di Xilcade l'anno 1046 a ultimi di Marzo 1637 Trad dal Salvago
Gregorian Date Qualifier
Hijiri Date
alle primi della Luna di Xilcade l'anno 1046
Hijiri Date Qualifier
Gregorian Date
a ultimi di Marzo 1637
Schema Type
Manuscript
Identifier
61220/utsc67640
Local Identifier
italian_433
Gregorian Date (RAD)
3/31/1637
Reformatting Quality
preservation
Digital Origin
reformatted digital
Internet Media Type
Cataloguing Language
Transcription
[Two crosses are drawn at the top centre] Com.to del Gran Sig.re diretto al Sangiacco della Morea hora, Acmed Beglerbei gia di Tunesi, et alli Cadi del Sangiaccato della Morea, e specialmente alli Cadi di Modon, Coron, e Navarino, item alli Castellani della Morea, Capitani di Militie, Emini delle scale et altri Ministri Al gionger dell'Ecc.so Segno Imp.le fia noto come hà il Bailo di Ven.a esposto alla Sublime mia Porta, che non facendo stima i Corsari Barbareschi infestanti il mare della pace e dell'amicitia, ch'è colli SS.ri di Venetia, mentre vanno corseggiando, se s'incontrano nei vasselli Venetiani, che frequentano le scale del Custodito Dominio Regio, sempre le prendono, et abbottinano le robbe de mercanti Veneti contro della buona pace con insulto et oltraggio tale, che cessando di venir come prima solevano, ne seguita danno alle rendite dei datij publici: e benche per il passato siano stati espediti più regij Comandamenti per che s'ostj loro, tuttavia continuando fa di mestieri che approsimandossi alle scale di Modon, Coron, e Navarin, i Vasselli Corsari nel comertio dei popoli di quelle rive, diano sufficienti pieggiarie di non dannificar la navigatione de Venetiani, e se non darano la pieggiaria, non sia permesso loro di accostarsi alle scale, et entrar nei porti, ne meno contrattar colli paesani, e tutti quelli che sono Castellani, Capitani, et altri in comando e governo non togliendo parte dalle prede, terranno in rigoroso freno i leventi, e di più prohibiranno loro efficacemente, di non inferir quei danni diversi, che tal hora hanno inferito perversamente, facendo sbarco nei stati Veneti: Pertanto affine che tali sceleragini sianno interdeti da tali sceleragini e contenuti in virtù di mio nobil [p. 6 right] Comandamento richiesto Comando che in ciò ciascuno di voi sia molto accurano e se i leventi delli antedetti Corsari vorranno accostarsi alle scale et entrar nei porti di Modon, Coron, et Navarin, e d'altre fortezze in quelle bande per haver comertio con quelli genti, che diano sufficienti pieggierie i Capitani e principali dei Corsari di non apportar noccumento alle Nave Venetiane, li lascierete poi approssimar à quelle rive, et haver pratica in quelle parti; e se si riteranno di dar la pieggieria prefata, non assentirete che si accostino, nè che prattichino ivi, si che si ostj à coloro, che saranno consentienti nei loro misfati e bottini, contrattando seco avanti che diano pieggi, e se alcuni fossero litentiosi mentre bisognasse di loro darne notitia in Arz, li notificarete in scrittura, altimente essendo, darete loro per giustitia il condegno castigo, rigorosamente interdicendo che non infestino mai nè i Vasselli, ne i statj di Ven:a. E se dopo i protesti et interdetti voranno tuttavia tender à far attoni contrarie al presente mio nobil Com.to, intesi che si habbino i danni e nocumenti, che apporteranno alli statj, e Vasselli delli SS.ri di Venetia non solo sarete dismessi dalli offitij ma caderete intiandio al sicuro [p. 5 left] in gran censura, Per tanto porete studio del continuo nell'essecutione di questo mio nobil Com.to accioche andando e venendo le navi con seguita e salvezza, siano cagioni dell'avantagio dei datij dalli facolta dei mercanti, Et voi che sete Cadi passerete ogn'uno nei vostri registri questo mio Imperiale decreto et essequendo secondo il suo tenore voi assentirete in contrario Cosi saprete e prestando fede all'honorato Segno Datij in Cost.li alle primi della Luna di Xilcade l'anno 1046 a ultimi di Marzo 1637 Trad dal Salvago
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