Ser.mo P[re]ncipe et Ill.ma S.ria È dallano 1542 inqua ch[e] io Michiel Membre interprete et fidel.mo servitor della ser.ta v[ost]ra Mi atrova habitar in questa Citta co'lla moglie servendo La Continuamente nel sudetto Caricho d[el] interprete, Con quella fede et diligientia ch[e] è ben notto alla sublimita v[ost]ra. Et cussi son p[er] far fio ch[e] havero la vitta esendo sempre tutto IL mio penssier et spirito inclinato acquello ch[e] torna in beneficio et grandezza et questa eccel.ma sua Republica, ond[e] si Come io son suo fidel.mo Ser.tor cussi desiderando ch[e] datii sia fatto qual ch[e] dimostracion p[er]ch[e] cadauno possa cognoser la mia servitu esserla grata voglio supplicarla come fazo con ogni Reverentia, ch[e] la sia contenta di chre'armi secondo ch[e] l'a fatto à molti altri suoi servitori suo cittadin de intus et extra, a cio ch[e] con questa sua benignita esendomi dispenssati soli doi anni ch[e] mi manchano p[er] le leggie io possa galder di q[ue]lla gracia c[e] in cio è solita far à li suoi benemeriti sublimiti humilme[n]te mi Racco. etc.