ASVe, Collegio, Risposte di dentro, Register 34, Unfoliated

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Date Created
1643-04-10
Language
Resource Type
Physical Form
Page Total
1 item
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Topic
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Transcription - Plain
Nel corso di quindeci an'i continui, ch'io Paolo Vecchia Drag.no hum.mo servo, et suddito di V.a Ser.ta mi son trattenuto in Costant.li al servitio dell'Ecc.ze VV.e, hà piaciuto al Cielo di affligere cosi al vivo la mia povera Casa, che ridottasi vacillante si rende lacrimabile anco à proprij inimici, mentre massime per l'essilio di Andrea unico mio fr'ello , ha poco meno che sentito l'ultimo crollo. Speravo co' l'ocasione d'essermi qui condotto d'ordine della Ser.tà V.a di poter riparare all'estreme caduta di quella, ma hò ritrovato un svilupo di tanti disordini, ch'ancor che mi vi sia applicato co' tutto il spirito, no' però sin hora hò potuto arrecargli considerabile giovamento, ricercandovisi lunghezza di tempo: et perche sò essere la publica volontà, ch'io frà pochi giorni me ne ritorni alla carica, convengo doglioso lasciare prostrato nell'esser primiero ogni interesse di nostra casa, et nella cotinuation del suo essilio il fr'ello sud.to, accingendomi alla levata. desideroso però di mitigare il dolore di parenza [partenza?] cosi da'nosa et incaminarmi colla in qualche piciola parte consolato; ricorro à i benigni piedi di V.a Ser.tà, et humilm.te supplicola gratiarmi co l'accressimento d'un paro di veste all'an'o, oltre à quel tanto che godo p[er] publica munificenza, conforme sin hora, co' applauso della grande liberalità della Ser.tà V.a, sono state conferite (oltre alli maggiori del nostro ordine) à gli altri Drag.ni ancora, Christofolo Tarsia, et Andrea Boni miei coetanei , per dimostratione del publico gradimento, et sodisfatione del loro fedel servitio, nel quale se dal mio conto resta defraudata la volontà nella debolezza di attitudine, et di talento, resta però pienam.te sodisfatta la mia consienza, nell'haver adempito in tutti i numeri il debito della mia fedeltà, assidua applicatione, et incontaminata mente, essendo queste conditioni proprie, e dovute à quel carattere che tengo di Cittadino suddito della Ser.tà V.a portate meco sin dal ambidue miei genitori . parmi in tanto di potermi promettere questo regallo d'honore dall' infinita benignità, e clemenza dell'Ecc.ze VV, mentre rifflettendo ola loro inata prudenza all'abbandono fatto da me della patria, parenti, et della propria casa, senza essermi restato alcuno che possa assistere aà gli domestici affari di quella co' notabiliss.ma declinatione delle mie poche sostanze; sò che no' permetterano, che mi sia abbrercciato il t[b?]ratio della solita publica generosità, à distintione de gl'altri di quelle parti, che pure nelle native habitationi posandosi[?] in quiete, assistono di presenza à gli affari loro domestici, et che se pure vivono ne pericoli, ci vivoo come nati frà quelli no' già condotti visi p[er] elettione; Qui fan'o punto queste mie riverente supplicationi, et mentre dal beneplacito di V.a Ser.tà attendo il proprio del suo alto volere, senza più all'Ecc.ze VV.e humilm.te m'inchino Gr'e
Gregorian Date Qualifier
Schema Type
Manuscript
Identifier
61220/utsc68368
Agency
Local Identifier
doc_dragoman_venetian_archive_447
Transcribed Place
Gregorian Date (RAD)
4/10/1643
Reformatting Quality
preservation
Digital Origin
reformatted digital
Internet Media Type
Cataloguing Language
Transcription
Nel corso di quindeci an'i continui, ch'io Paolo Vecchia Drag.no hum.mo servo, et suddito di V.a Ser.ta mi son trattenuto in Costant.li al servitio dell'Ecc.ze VV.e, hà piaciuto al Cielo di affligere cosi al vivo la mia povera Casa, che ridottasi vacillante si rende lacrimabile anco à proprij inimici, mentre massime per l'essilio di Andrea unico mio fr'ello , ha poco meno che sentito l'ultimo crollo. Speravo co' l'ocasione d'essermi qui condotto d'ordine della Ser.tà V.a di poter riparare all'estreme caduta di quella, ma hò ritrovato un svilupo di tanti disordini, ch'ancor che mi vi sia applicato co' tutto il spirito, no' però sin hora hò potuto arrecargli considerabile giovamento, ricercandovisi lunghezza di tempo: et perche sò essere la publica volontà, ch'io frà pochi giorni me ne ritorni alla carica, convengo doglioso lasciare prostrato nell'esser primiero ogni interesse di nostra casa, et nella cotinuation del suo essilio il fr'ello sud.to, accingendomi alla levata. desideroso però di mitigare il dolore di parenza [partenza?] cosi da'nosa et incaminarmi colla in qualche piciola parte consolato; ricorro à i benigni piedi di V.a Ser.tà, et humilm.te supplicola gratiarmi co l'accressimento d'un paro di veste all'an'o, oltre à quel tanto che godo p[er] publica munificenza, conforme sin hora, co' applauso della grande liberalità della Ser.tà V.a, sono state conferite (oltre alli maggiori del nostro ordine) à gli altri Drag.ni ancora, Christofolo Tarsia, et Andrea Boni miei coetanei , per dimostratione del publico gradimento, et sodisfatione del loro fedel servitio, nel quale se dal mio conto resta defraudata la volontà nella debolezza di attitudine, et di talento, resta però pienam.te sodisfatta la mia consienza, nell'haver adempito in tutti i numeri il debito della mia fedeltà, assidua applicatione, et incontaminata mente, essendo queste conditioni proprie, e dovute à quel carattere che tengo di Cittadino suddito della Ser.tà V.a portate meco sin dal ambidue miei genitori . parmi in tanto di potermi promettere questo regallo d'honore dall' infinita benignità, e clemenza dell'Ecc.ze VV, mentre rifflettendo ola loro inata prudenza all'abbandono fatto da me della patria, parenti, et della propria casa, senza essermi restato alcuno che possa assistere aà gli domestici affari di quella co' notabiliss.ma declinatione delle mie poche sostanze; sò che no' permetterano, che mi sia abbrercciato il t[b?]ratio della solita publica generosità, à distintione de gl'altri di quelle parti, che pure nelle native habitationi posandosi[?] in quiete, assistono di presenza à gli affari loro domestici, et che se pure vivono ne pericoli, ci vivoo come nati frà quelli no' già condotti visi p[er] elettione; Qui fan'o punto queste mie riverente supplicationi, et mentre dal beneplacito di V.a Ser.tà attendo il proprio del suo alto volere, senza più all'Ecc.ze VV.e humilm.te m'inchino Gr'e

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