Doppo anni dicidotto di continua servitù prestata come giovane della lingua Turcha, nella Casa degl'Ecc.mi Ssig.ri Baili in Costantinopoli dove fin da primi anni fui nodrito dalla Publica carità, son stato elletto dalla Ser.tà V.ra io Pietro Fortis corono doi Anni Drag.no della lingua Turcha in questa Città, con provisione di ducati vinti sei al mese, quali batute le deci mesi riducono à ducati vinti uno, con gl'oblighi di continuar essistenza, et impiego nel Magistrato delli Ecc.mi Ss.ri Cinq' Savij sopra la mercantia, nel Ecc.mo Coll.o, et altri Ecc.mi Magistrati occorendo, apresso li quali presto incessante, assidua, devota, e fedele servitù; lontana dalla mia casa, e parenti, che in stretta, se ben civil fortuna, non possono concorer nelli necessarij gravi dispendij, che ricerca il mio sogiorno in questa città, non vego come possi con il solo emollumento sud.to sostenermi senza le speranze di gratioso rinforzo, alle mie non dirò debboli, mà nissune fortune. Suplico p[er] tanto la Ser.tà V.a co'l benigno riflesso della sua gratia solevarmi dalle necessità, che mi incondano, con parteciparmi de quegl'Effetti di munificenza che in altri tempi al precessor mio furono concessi dal terzo delle sansarie de Turchi , onde possi solevato, come in Costantinopoli principai, terminar anco in questa Città la Vita con li fedeliss.mi, et humiliss.mi miei impieghi, nel servitio di questa glorioss.ma Republica. Gratie.