ASVe, Collegio, Risposte di dentro, Register 68, Unfoliated

Submitted by dragomansadmin on
Member of
Date Created
1667-03-04
Language
Resource Type
Physical Form
Page Total
1 item
Rights
Digital content found in the UTSC Library's Digital Collections are meant for research and private study used in compliance with copyright legislation. Access to digital, and the technical capacity to download or copy it, does not imply permission to re-use. Prior written permission to publish, or otherwise use content, must be obtained from the copyright holder. Please contact the UTSC Library for further information.
Topic
Mentioned Place
Transcription - Plain
Nel corso di 32 anni di mia servitù nel ministerio di Dragomano di V. Ser.tà hò io Pietro Fortis impiegato tutto lo spirito, e co tutta devotione, e pontualità, à Costantinopoli, nel spatio di anni nove, et anni 23 in questa città, a ben servire l'EE VV, dovunq' l'urgenze del publico servitio hà ricercato, et come tuttavia continuo con tutta applicat.ne particolarm.te al Magistrato Ecc.mo de Cinq' Savij alla Marcantia: venendo gratie al Sig.r Dio dalla benignità dell'Ecc.mo Senato espresso il publico agradiento. In tutto questo tempo gl'angustie delle mie ristrete fortune, è p[er] il peso di numerosa famiglia con Otto figlioli, non mi è stato permesso provedere alli medesimi d'altro patrimonio dapoteosi sostenere che la speranza nel mio P'pe e dovendo io procurarlo altro ricorso non hò, che nelle clemenza della Ser.tà V.a, che continuam.te si conpiace con beneficia mano solevare dalle angustie quelli, che han contribuito con lungo inpiego la loro fedeles.ma servitù. Così io prostrato posso à piedi della pbulica grandezza il servitio mio cotinuato di 32 anni, e supp.co genuflesso l'EE VV della continuatione ne miei figlioli delli ducati quindici p[er] cento concessiaci dalla benignità dell'Ecc.mo Senato sopra il Datio del Terzo delle sansarie de turchi et Hebrei, dà esser alli medesimi corisposti come si fà mecco al presente, e [crossed out: come sempre si è praticato co Dragomani miei precessori]. Le angustie in che m'atrovo, mi doverebbero p[er]suadere più tosto il supplicare qualche auugumento [sic]; Mà il provedimento ai figlioli m'obbliga à questo, come ne spero dalla pietà, e benigna gratia dela Ser.ta V.a la concessione di questa piciol parte del sostenimento à medesimi, doi de quali sono stati dà mè già offeriti per giovini di lingua, e mandarli à Costantinopoli p[er] aprender la med.a, e quando ne ricevi, il publico beneplacito gl'inviarò, sicuro che non riussirano dissimili dà mè stesso nella devotione, come spero avanzati egl'anni divengano non infrutuosi servi della publica grandezza, e possia continuando le mie devote fatiche, rimarcane sempre più l'ossequio, il quale si conservarà etternam.te ne nostri cuori riverentiss.mi verso questa Ecc.sa Rep.ca G'e.
Gregorian Date Qualifier
Schema Type
Manuscript
Identifier
61220/utsc68393
Local Identifier
doc_dragoman_venetian_archive_185
Notes for Dragoman Team
Note: asks for 15% of terzo to be given also to his children after him. repeats offer to send 2 boys to Istanbul to become gdl, praises their loyalty, potential.
Transcribed Place
Gregorian Date (RAD)
3/4/1667
Reformatting Quality
preservation
Digital Origin
reformatted digital
Internet Media Type
Cataloguing Language
Transcription
Nel corso di 32 anni di mia servitù nel ministerio di Dragomano di V. Ser.tà hò io Pietro Fortis impiegato tutto lo spirito, e co tutta devotione, e pontualità, à Costantinopoli, nel spatio di anni nove, et anni 23 in questa città, a ben servire l'EE VV, dovunq' l'urgenze del publico servitio hà ricercato, et come tuttavia continuo con tutta applicat.ne particolarm.te al Magistrato Ecc.mo de Cinq' Savij alla Marcantia: venendo gratie al Sig.r Dio dalla benignità dell'Ecc.mo Senato espresso il publico agradiento. In tutto questo tempo gl'angustie delle mie ristrete fortune, è p[er] il peso di numerosa famiglia con Otto figlioli, non mi è stato permesso provedere alli medesimi d'altro patrimonio dapoteosi sostenere che la speranza nel mio P'pe e dovendo io procurarlo altro ricorso non hò, che nelle clemenza della Ser.tà V.a, che continuam.te si conpiace con beneficia mano solevare dalle angustie quelli, che han contribuito con lungo inpiego la loro fedeles.ma servitù. Così io prostrato posso à piedi della pbulica grandezza il servitio mio cotinuato di 32 anni, e supp.co genuflesso l'EE VV della continuatione ne miei figlioli delli ducati quindici p[er] cento concessiaci dalla benignità dell'Ecc.mo Senato sopra il Datio del Terzo delle sansarie de turchi et Hebrei, dà esser alli medesimi corisposti come si fà mecco al presente, e [crossed out: come sempre si è praticato co Dragomani miei precessori]. Le angustie in che m'atrovo, mi doverebbero p[er]suadere più tosto il supplicare qualche auugumento [sic]; Mà il provedimento ai figlioli m'obbliga à questo, come ne spero dalla pietà, e benigna gratia dela Ser.ta V.a la concessione di questa piciol parte del sostenimento à medesimi, doi de quali sono stati dà mè già offeriti per giovini di lingua, e mandarli à Costantinopoli p[er] aprender la med.a, e quando ne ricevi, il publico beneplacito gl'inviarò, sicuro che non riussirano dissimili dà mè stesso nella devotione, come spero avanzati egl'anni divengano non infrutuosi servi della publica grandezza, e possia continuando le mie devote fatiche, rimarcane sempre più l'ossequio, il quale si conservarà etternam.te ne nostri cuori riverentiss.mi verso questa Ecc.sa Rep.ca G'e.