ASVe, Senato, Dispacci Costantinopoli, Box 118, Unfoliated

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Date Created
1626-01-01 (approximate)
Language
Resource Type
Genre
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Page Total
612r-615r
Rights
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Topic
Mentioned Place
Transcription - Plain
Nell' agitato negotio dei confini devendo anch' io N. N come prattico della Dalmatia, ivi alquanti mesi dimorato per simil urgentia, riverentemente riccordar alcuna cosa, prima mi riporterò alla mia relatione presentata in publico l'anno 1626, con titolo di revisti confini Dalmati, e poi aggiongerò ciò che hò sussequentem.te osservato tal'hora in questa materia spesso turbidata, e fluttuante. Il più valido fondamento, che habbiano i Turchi in loro avantaggio nella decisione delli confini è il Coggetto fatto ultimamente comparir alla luce dall'Archivio regio, benche non era per avanti ignoto alli confinanti inesti e molesti, ma per via di copie e fragmenti, in virtù del quale si perde la contesa giurisdittione di Traù, nel resto quadra al proposito. In tutti li veduti essemplari Turcheschi, et in più 612v Tradottioni io non trovo, che altri Cadì di ordine regio fossero deputati alla revisione delli confini, se non il Cadì del Serraglio della Bossina, et li Cadì hora di Clissa, et hora di Clivina[?], tuttavia il detto Coggetto è autenticato in secondo ordine dal Cadì di Scardon Ecco un' obiettione, et un sospetto, che li Cadì di Clissa et Clivina non s'habbino voluto ingerire in cosa che havesse contradittione, et però si può stare che mostrino Coggetto autenticato da legitimi deputati. La data del prefato Coggetto è dell'anno 984 à fin della luna di Rebiul Achir fù l'an'o di x'po 1576 à 20 di luglio; alhora non si descrisse, se non il solo contado di Zara, et à 3 di Agosto Sebenico misto con Traù, et un giorno dopo spalato; pur i Turchi riducono tutte le descrittioni ad'un tempo; et però non facendo al caso le descrittioni generali, bisogna attarsi[?] alle specali 613r che furono di spalato à 12 di Agosto, à 27 del med.mo di Sebenico, et à 26 di Settembre quella di Zara, app'o à Turchi dalla metà della Luna di Gemasiul evel sino al principio della luna di Regep; si che andarebbe à monte la prescritta luna di Rebiul Achir, da cui comincia il litigio à 20 di luglio antedetto, et in questi tempi posteriori non troveranno mai Traù descritto, e tanto più si deve fondare sopra le scritture membrate[?] particolari, quanto che le generiche furono vocali, ma non localm.te incontrate, e perciò ne nascono le contradittioni. Anco il Comand.to del Gran Sre ordena che si vadi sopra loco, e si mettano i segnali; hora à voler mostrarsi, che Traù fosse stato revisto, bisognarebbe, che i Turchi mostrassero i segnali di croci, ò altro in arbori, e pietre, et in masiene, 613v come s'è pratticato à descriver, e limitar gli altri contadi; potrebbono opponersi i Turchi, che col processo del tempo fossero stati levati, ma non oppositione, che appaghi l'intelletto, mentre la vigilanza loro è stata sempre in sommo grado, più tosto in avanzarsi, che à star saldi sù le mete, massime non esser così facile, che si levi una numerosità di segnali, che non vi appara alcun vestigio. Si contiene di più nel citato Comand.to per la revision delli confini, ch'essendo passati alcuni castelli, fortezze, sotto il comando Ottomano nella guerra, et altre restate in possesso Veneto, debbano i periti dichiarir e assegnar i loro antichi termini. Traù non hà perso castello veruno adunq' non havea bisogno di esser revisto. Trè Comandam.ti hò in Dalmatia io visti in proposito 614r di riveder li confini la seconda volta, de gli anni Turchi 981 l'uno, l'altro del 982, et il terzo del 983 ù dell'anno 1575; l'ultimo è stato trovato nella segreta, in cui se ben mi soviene è questa clausola, che fatta l'assegnatione dei confini dovessero i Ministri Turcheschi pigliare scrittura affermata dal Commissario Veneto; se ben non si trova, che l'Ecc.mo S.r K.r Procurator Soranzo habbi dato fuora scrittura veruna; tuttavia per batter le contradittione scrutture de' Turchi, si può instare sù'l vigor del n'ro Coman.to, che mostrino i Turchi la mano, et il bollo dei n'ri Commissarij; e tanto più deve valer il n'ro Coman.to; quanto ch'è posteriore à quello de Turchi, rimoti dalla revisione dei confini per trè anni, dove che il n'ro s'avicina d'un' anno, poiche fù cavato del 1575, e del 1576 furono comunem.te revisti i confini. 614v Si trovano app'o Turchi varij essemplari in materia delli confini assignati, autenticati da Cadì, e Sangiacchi, e non confrontano nei tempi, et in altro, e però per coglierli in contradittione, fà di mestieri sagacemente procurare, che producano scritture, e nella moltiplicità far constar, che la ventà è una sola. Questo è quanto che à prò di Traù si può dire, nel resto le scritture Turchesche sono à n'ro benefitio, se non che per il particolare di Sebenico potrebbero i Turchi cascar sù la prima assegnatione di Ferat Bassà, ma dalli ordini regij, e dal fatto è regittata, e per conto di Verpolie[?] è potentiss.mo il Com.to del già Bailo Bernardo. Hanno i turchi l'apparenza, che persuade in universale, et le n're ragioni sono profonde, non capaci, se non da pura, e perspicace mente et il maggior disavantaggio è, che chi giudica 615r è giudice, e parte insieme, e però ciò che si può spender in Avocati, che non si usano in fori Turcheschi, sarà beniss.mo applicato à giudici à far pronontiar in contrarietà di assercioni, e scritture, se non diffinitione, almeno dilatione, in tanto si resta al possesso. Et se ben in necessità di nova revista si corre pericolo di Traù, s'avanzarebbe però à Zara, et à Spalato, tuttavia dev' essere stimata migliore la elettione dei due mali. Quanto al Dominio utile di Traù non vedo esser cosa rilevante, ma per il Do'nio diretto, più lontano che si tiene l'inimico è meglio.
English Genre
Gregorian Date Qualifier
Schema Type
Manuscript
Identifier
61220/utsc68669
Local Identifier
NEW_168
Notes for Dragoman Team
Notes: report by Salvago from 1626 on border conflict w Ottomans. now re-sent to gvt, v valuable. // 612r-615r Salvago's report
Transcribed Place
Gregorian Date (RAD)
1/1/1626
Reformatting Quality
preservation
Digital Origin
reformatted digital
Internet Media Type
Cataloguing Language
Transcription
Nell' agitato negotio dei confini devendo anch' io N. N come prattico della Dalmatia, ivi alquanti mesi dimorato per simil urgentia, riverentemente riccordar alcuna cosa, prima mi riporterò alla mia relatione presentata in publico l'anno 1626, con titolo di revisti confini Dalmati, e poi aggiongerò ciò che hò sussequentem.te osservato tal'hora in questa materia spesso turbidata, e fluttuante. Il più valido fondamento, che habbiano i Turchi in loro avantaggio nella decisione delli confini è il Coggetto fatto ultimamente comparir alla luce dall'Archivio regio, benche non era per avanti ignoto alli confinanti inesti e molesti, ma per via di copie e fragmenti, in virtù del quale si perde la contesa giurisdittione di Traù, nel resto quadra al proposito. In tutti li veduti essemplari Turcheschi, et in più 612v Tradottioni io non trovo, che altri Cadì di ordine regio fossero deputati alla revisione delli confini, se non il Cadì del Serraglio della Bossina, et li Cadì hora di Clissa, et hora di Clivina[?], tuttavia il detto Coggetto è autenticato in secondo ordine dal Cadì di Scardon Ecco un' obiettione, et un sospetto, che li Cadì di Clissa et Clivina non s'habbino voluto ingerire in cosa che havesse contradittione, et però si può stare che mostrino Coggetto autenticato da legitimi deputati. La data del prefato Coggetto è dell'anno 984 à fin della luna di Rebiul Achir fù l'an'o di x'po 1576 à 20 di luglio; alhora non si descrisse, se non il solo contado di Zara, et à 3 di Agosto Sebenico misto con Traù, et un giorno dopo spalato; pur i Turchi riducono tutte le descrittioni ad'un tempo; et però non facendo al caso le descrittioni generali, bisogna attarsi[?] alle specali 613r che furono di spalato à 12 di Agosto, à 27 del med.mo di Sebenico, et à 26 di Settembre quella di Zara, app'o à Turchi dalla metà della Luna di Gemasiul evel sino al principio della luna di Regep; si che andarebbe à monte la prescritta luna di Rebiul Achir, da cui comincia il litigio à 20 di luglio antedetto, et in questi tempi posteriori non troveranno mai Traù descritto, e tanto più si deve fondare sopra le scritture membrate[?] particolari, quanto che le generiche furono vocali, ma non localm.te incontrate, e perciò ne nascono le contradittioni. Anco il Comand.to del Gran Sre ordena che si vadi sopra loco, e si mettano i segnali; hora à voler mostrarsi, che Traù fosse stato revisto, bisognarebbe, che i Turchi mostrassero i segnali di croci, ò altro in arbori, e pietre, et in masiene, 613v come s'è pratticato à descriver, e limitar gli altri contadi; potrebbono opponersi i Turchi, che col processo del tempo fossero stati levati, ma non oppositione, che appaghi l'intelletto, mentre la vigilanza loro è stata sempre in sommo grado, più tosto in avanzarsi, che à star saldi sù le mete, massime non esser così facile, che si levi una numerosità di segnali, che non vi appara alcun vestigio. Si contiene di più nel citato Comand.to per la revision delli confini, ch'essendo passati alcuni castelli, fortezze, sotto il comando Ottomano nella guerra, et altre restate in possesso Veneto, debbano i periti dichiarir e assegnar i loro antichi termini. Traù non hà perso castello veruno adunq' non havea bisogno di esser revisto. Trè Comandam.ti hò in Dalmatia io visti in proposito 614r di riveder li confini la seconda volta, de gli anni Turchi 981 l'uno, l'altro del 982, et il terzo del 983 ù dell'anno 1575; l'ultimo è stato trovato nella segreta, in cui se ben mi soviene è questa clausola, che fatta l'assegnatione dei confini dovessero i Ministri Turcheschi pigliare scrittura affermata dal Commissario Veneto; se ben non si trova, che l'Ecc.mo S.r K.r Procurator Soranzo habbi dato fuora scrittura veruna; tuttavia per batter le contradittione scrutture de' Turchi, si può instare sù'l vigor del n'ro Coman.to, che mostrino i Turchi la mano, et il bollo dei n'ri Commissarij; e tanto più deve valer il n'ro Coman.to; quanto ch'è posteriore à quello de Turchi, rimoti dalla revisione dei confini per trè anni, dove che il n'ro s'avicina d'un' anno, poiche fù cavato del 1575, e del 1576 furono comunem.te revisti i confini. 614v Si trovano app'o Turchi varij essemplari in materia delli confini assignati, autenticati da Cadì, e Sangiacchi, e non confrontano nei tempi, et in altro, e però per coglierli in contradittione, fà di mestieri sagacemente procurare, che producano scritture, e nella moltiplicità far constar, che la ventà è una sola. Questo è quanto che à prò di Traù si può dire, nel resto le scritture Turchesche sono à n'ro benefitio, se non che per il particolare di Sebenico potrebbero i Turchi cascar sù la prima assegnatione di Ferat Bassà, ma dalli ordini regij, e dal fatto è regittata, e per conto di Verpolie[?] è potentiss.mo il Com.to del già Bailo Bernardo. Hanno i turchi l'apparenza, che persuade in universale, et le n're ragioni sono profonde, non capaci, se non da pura, e perspicace mente et il maggior disavantaggio è, che chi giudica 615r è giudice, e parte insieme, e però ciò che si può spender in Avocati, che non si usano in fori Turcheschi, sarà beniss.mo applicato à giudici à far pronontiar in contrarietà di assercioni, e scritture, se non diffinitione, almeno dilatione, in tanto si resta al possesso. Et se ben in necessità di nova revista si corre pericolo di Traù, s'avanzarebbe però à Zara, et à Spalato, tuttavia dev' essere stimata migliore la elettione dei due mali. Quanto al Dominio utile di Traù non vedo esser cosa rilevante, ma per il Do'nio diretto, più lontano che si tiene l'inimico è meglio.