ASVe, Senato, Dispacci Costantinopoli, Box 144, Unfoliated

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Date Created
1660-07-15
Language
Resource Type
Physical Form
Page Total
118r-121r
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Topic
Transcription - Plain
Ibrain Bassà con Suocero del primo Visir capitò già un mese inq'sta Città accompagnato, e favorito dalli Primati d'essa, che p[er] la di lui privanza con quel ministro cercano à para guadagnar il suo affetto. Andò Draperis qualche giorno doppo con un buon regalo à nome del Sig.r Ambass.r d'Inghilterra a visitarlo in tempo, che si tratteneva seco l' Hebreo Rosales , che discorendo della Ser.ma Rep.ca non sò se bene, ò male, ma con ragione devo creder il peggio, p[er]che q'sto particolare mi fù taciuto. Disse Ibrain le precise parole à colui, sei pazzo non vi è Ambass.re qui di Venetiani nostri Nemici. Repplicò l'Hebreo con forme aseveranze che vi era. All'hora il Bassà chiamò Draperis, che stava d'una parte ascoltando tutto e lo ricercò se questo fosse vero. Si sig.re sogionse il Dragomano; Di che mostrando meraviglia il turco rispose ma come và questo negotio il Visir sarà stato ingannato. Affermò il Dragomano asistere alla Casa una guardia di sua Maestà con Sarvagi. Sogiunse colui q'sto non basta habbiamo le spie, e li Nemici troppo vicini, ne altro fù discorso in tal proposito. Draperis con la solita cortesia riferi al Dragoman Olivieri subito ogni particolare p[er]che venisse ad' avertirmi come fece. 18v Io doppo haverlo fatto ringratiare pensai, accioche conferir potesse p[er] non trovar l'aversione di q'sto favorito dell'Visir, il cui Figlio essendo Bassà in Damasco hà lassiata al Padre in custodia la moglie ch'è Figlia del detto Turco singolarm.te amata p[er] q'nto intendo da q'sto feroce Barbaro p[er] altro incapace d'affetto. Rissolsi che prima di farla informare della pontualità mia dal Munir Agà poi mandar l'Olivieri med.o, che non ostanti le p'nti scartissime sodisfatt.ni di Dragomani si mostra obidiente, e rassegnato à passar uffitio seco col dono di 4 vesti con espressioni di stima del suo merito e brama di farle cimentar à tempo proprio con piu vivi effetti la sincera disposit.ne della Ser.ma Rep.ca verso di lui. Che per il lungo tempo del mio soggiorno in q'ste parti trovandomi sprovisto di tutto non havevo modo di far meglio aparire la buona volontà mia, onde lo pregavo compatirmi, et asicurarmi che le sodisfatt.ni, e prosperità di sua sig.ria Ill.ma sono da me singolarm.te desiderate. Furono ricusate le vesti portate in dietro dal Dragomano con queste parole sia col nome di Dio Li schiavi del nostro Imperatore non hanno bisogno d'esser vestiti da chi fà guerra seco. Disse il Dragomano Sig.r q'sto 119r ministro non stà qui p[er] la guerra, ma p[er] la Pace. Horvi[?] bene rispose il turco portoglele, e quando sarà la pace riceverò queste, et altro; Dimandò q'nti anni sono, che mi trovo qui, se vado fuor di Casa, se scrivo, quel che opp'o, q'nte p[er]sone sono meco, se lui Dragomano è di q'sta Famiglia, et altre simili circostanze à quali, si propriam.te risposto; Mentre stava in punto di partire, lo richiamò il Turco interogandolo se vi fosse alcuna novità della n'ra Armata. Risposte niente sap[er]e non tenendosi comunicat.ne con essa; All'hora disse il Turco, s'intende che li Franchi vano alla Canea, se la prenderanno saranno valorosi, ma se occupassero tutto il resto dell'Imperio, noi voremo Candia se dovesse durar la guerra mille anni; Tale è la rissolut.ne del nostro Imp[er]ator. Rispose il Dragomano, che il Sig.r Dio trove ripiego à tutte le cose. Horvi[?] và, disse il turco, e licentiò l'Olivieri. Hà giovato se non p[er] altro q'sto uffitio almeno p[er] scoprir l'intent.ne di costui, che non son buone, e p[er] non accressere le sue acerbità, et aversioni contro q'sta Casa. Hò p[er]ò ad' ogni buon fine avertito di q'sto abocam.te il Munir 119v Agà p[er]che informi con sue lettere il Chiaià Bei, che spero, starà ben avertito à tutto quello che dal detto Bassà potesse esser rapp'ntato in pregiud.o dell' Eecc.e VV. Dalle parole di q'sto soggetto, e da relatione di Prv'r di Fregata qui p[re]venuta hier l'altro, che manca 27 giorni dalla Canea ricavo quasi che induvitabile la vanità del divulgato sbarco delle militie di V. Ser.tà della fatione con Turchi dalla morte di q'sti, e del ritorno nei Vasselli delle stessse genti fugate, et inseguite dalli Paesani del Regno come in Hum.me lettere di 3 del Corr.te o [etc] [...]
Gregorian Date Qualifier
Schema Type
Manuscript
Identifier
61220/utsc68722
Agency
Note
Partial transcription
Local Identifier
doc_dragoman_venetian_archive_303
Gregorian Date (RAD)
7/15/1660
Reformatting Quality
preservation
Digital Origin
reformatted digital
Internet Media Type
Cataloguing Language
Transcription
Ibrain Bassà con Suocero del primo Visir capitò già un mese inq'sta Città accompagnato, e favorito dalli Primati d'essa, che p[er] la di lui privanza con quel ministro cercano à para guadagnar il suo affetto. Andò Draperis qualche giorno doppo con un buon regalo à nome del Sig.r Ambass.r d'Inghilterra a visitarlo in tempo, che si tratteneva seco l' Hebreo Rosales , che discorendo della Ser.ma Rep.ca non sò se bene, ò male, ma con ragione devo creder il peggio, p[er]che q'sto particolare mi fù taciuto. Disse Ibrain le precise parole à colui, sei pazzo non vi è Ambass.re qui di Venetiani nostri Nemici. Repplicò l'Hebreo con forme aseveranze che vi era. All'hora il Bassà chiamò Draperis, che stava d'una parte ascoltando tutto e lo ricercò se questo fosse vero. Si sig.re sogionse il Dragomano; Di che mostrando meraviglia il turco rispose ma come và questo negotio il Visir sarà stato ingannato. Affermò il Dragomano asistere alla Casa una guardia di sua Maestà con Sarvagi. Sogiunse colui q'sto non basta habbiamo le spie, e li Nemici troppo vicini, ne altro fù discorso in tal proposito. Draperis con la solita cortesia riferi al Dragoman Olivieri subito ogni particolare p[er]che venisse ad' avertirmi come fece. 18v Io doppo haverlo fatto ringratiare pensai, accioche conferir potesse p[er] non trovar l'aversione di q'sto favorito dell'Visir, il cui Figlio essendo Bassà in Damasco hà lassiata al Padre in custodia la moglie ch'è Figlia del detto Turco singolarm.te amata p[er] q'nto intendo da q'sto feroce Barbaro p[er] altro incapace d'affetto. Rissolsi che prima di farla informare della pontualità mia dal Munir Agà poi mandar l'Olivieri med.o, che non ostanti le p'nti scartissime sodisfatt.ni di Dragomani si mostra obidiente, e rassegnato à passar uffitio seco col dono di 4 vesti con espressioni di stima del suo merito e brama di farle cimentar à tempo proprio con piu vivi effetti la sincera disposit.ne della Ser.ma Rep.ca verso di lui. Che per il lungo tempo del mio soggiorno in q'ste parti trovandomi sprovisto di tutto non havevo modo di far meglio aparire la buona volontà mia, onde lo pregavo compatirmi, et asicurarmi che le sodisfatt.ni, e prosperità di sua sig.ria Ill.ma sono da me singolarm.te desiderate. Furono ricusate le vesti portate in dietro dal Dragomano con queste parole sia col nome di Dio Li schiavi del nostro Imperatore non hanno bisogno d'esser vestiti da chi fà guerra seco. Disse il Dragomano Sig.r q'sto 119r ministro non stà qui p[er] la guerra, ma p[er] la Pace. Horvi[?] bene rispose il turco portoglele, e quando sarà la pace riceverò queste, et altro; Dimandò q'nti anni sono, che mi trovo qui, se vado fuor di Casa, se scrivo, quel che opp'o, q'nte p[er]sone sono meco, se lui Dragomano è di q'sta Famiglia, et altre simili circostanze à quali, si propriam.te risposto; Mentre stava in punto di partire, lo richiamò il Turco interogandolo se vi fosse alcuna novità della n'ra Armata. Risposte niente sap[er]e non tenendosi comunicat.ne con essa; All'hora disse il Turco, s'intende che li Franchi vano alla Canea, se la prenderanno saranno valorosi, ma se occupassero tutto il resto dell'Imperio, noi voremo Candia se dovesse durar la guerra mille anni; Tale è la rissolut.ne del nostro Imp[er]ator. Rispose il Dragomano, che il Sig.r Dio trove ripiego à tutte le cose. Horvi[?] và, disse il turco, e licentiò l'Olivieri. Hà giovato se non p[er] altro q'sto uffitio almeno p[er] scoprir l'intent.ne di costui, che non son buone, e p[er] non accressere le sue acerbità, et aversioni contro q'sta Casa. Hò p[er]ò ad' ogni buon fine avertito di q'sto abocam.te il Munir 119v Agà p[er]che informi con sue lettere il Chiaià Bei, che spero, starà ben avertito à tutto quello che dal detto Bassà potesse esser rapp'ntato in pregiud.o dell' Eecc.e VV. Dalle parole di q'sto soggetto, e da relatione di Prv'r di Fregata qui p[re]venuta hier l'altro, che manca 27 giorni dalla Canea ricavo quasi che induvitabile la vanità del divulgato sbarco delle militie di V. Ser.tà della fatione con Turchi dalla morte di q'sti, e del ritorno nei Vasselli delle stessse genti fugate, et inseguite dalli Paesani del Regno come in Hum.me lettere di 3 del Corr.te o [etc] [...]