ASVe, Senato, Dispacci Costantinopoli, Box 144, Unfoliated

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1660-09-22
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[...] et è pur vero, che la p.ma causa essnetiale 179r di tutto q'sto grave disordine fù il mancamento del danaro sopra la q'ale andava poi fabricando occultamente il Tarsia coll'industria p[er] li miei danni magg.ri. Tutti p[er]o doppo grande alteratione frà loro riescono[?] con rasignat.e, e modestia, obedendo à miei ord.i, e servendo al Pub.o in ciò, che accade. In una sol parte hanno mancato, che niuno d'essi hà informato l'Ecc.o capello mio Sig.re, come li havevo co'messo, sapendosi non havendo potuto fare p[er] le loro occupationi. Intendo p[er]o in ogni modo, che sodisfino à q'sto debito, e glielo incaricherò smettam.te di novo [...]
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Manuscript
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61220/utsc68727
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NEW_194
Notes for Dragoman Team
in a long letter on various matters // Multiple documents in this record and NRs notes: 159r Dio prottetore dell'innocenza fà scaturire[?] dal proffondo delle tenebre lumi di verità, e p[er] sollevo degl'oppressi revela le cose più occulte formata è sottoscritta dalli Dragomani, e giovani di Lingua certa scrittura secretiss.ma d'unione, con capitolo non conferente al servitio di V'ra Ser.tà: restò il mio animo accerbam.te com'osso app'o tant'altre afflitioni p[er] le consequenze di ben gravi disturbi nelle dirett.ni degl'Ecc.mi Baili, che co'l Divino aiuto veniranno in tempi di Pace, e p[er] il peggio ancora, che poteva derivar alla mia debolezza in quest' asprissime congionture non stimai di simular il mio sentim.to mà con placidezza, e desterità temperando 159v l'ardore, et il sdegno, con la Charità ridussi in p.mo luogo il Sanguinazo , e Parada ad'illuminarmi di tutto, poi il Brutti à ritrattar con l'occluso atto publico in q'sta Canc.ria la sua sottoscritt.ne. Gl'altri furono avertiti et ammoniti da mè à rimediare al disoridne, et esponer liberam.te le cause di q'sta, dirò congiura, sin che v'era tempo Conosciuta perx da essi l'importanza della cosa, ven'ero tutti eccettuato il Tarsia ad attestarmi con mille giuram.ti di non haver mai havuto pensiero d'offendere, ò pregiudicare alla Ser.ma Rep.ca, et à suoi min.ri, p[er] il cui g.tio erano anzi pronti d'esponer la Vita, ch'io non ero inn minima parte nominato, 160r mà che se in q'lla scr'a secreta dettata dal s.r Dragoman Tarsia sottoscritta da tutt' sotto la di lui fede, senza considerarla sottilm.te si contenesse cosa contraria alla loro intent.ne, si come hanno scoperto d'esser stati maltratati da lui, e ridotti à gravissimi pericoli dimandariano vendeta à Dio facendomi però istanza d'un poco di tempo p[er] rillegger la scrittura med.ma li gratifficai. Poco giorni doppo tutti pieni di furore ritornarono à p'ntarmi l'occlusa supp.ne p[er] mandarla à piedi di V'ra Ser.tà à lor discolpa, nel resto ricercandomi Giust.a contro chi havesse falato. Io procurai consolarli con segno d'aggradimento 160v della buona volontà loro, mà protestai ch volevo veder totalm.te abolita q'lla scrittura, com' è seguito, tenendo app'o di mè li fragmenti d'essa già che non li diede l'animo di consigarmela intiera, ne io vi feci soverchia insistenza, essendo già noto il suo contenuto. Di più l'incaricai à nasconder sotto proffondo silentio le loro passioni, che sfogate appertam.te haveriano potuto partorire pessimi effetti. Hanno promesso di simulare, mà dubito, che proromperanno p[er] che sono tropo pieni d'amarezza, stimando, che il Tarsia con mal'Arti habbi tentato far cader tutti loro nella publica disgratia. Mi sarei astenuto 161r dal mandar la med.ma scr'a à cotesto Ecc.mo Senato pur troppo in altre graviss.me occupat.ni, e molestie divertito, mà mentre li stessi Dragomani dicchiaranno di voler manifestar q'sta gran persecut.ne à Patroni, et amici con la lett'e, nè è p[er]messo à mè divertirli, ò impedirli dal scrivere, mi veggo obligato, non senza grava scontento del mio animo, à queste espressioni, confidando, che siano p[er] tenersi sotto proffonda secretezza, e pregando Dio benedetto, che illumini ogn'uno à mitigare, non ad'accendere le passioni di chi serve à V'ra Ser.tà contro la mia p[er]sona pur troppo 161v infelice, priva di denaro, ed assistenza fuor che del solo aiuto miracoloso di Dio. Per quello riguarda l'altra scritt'a in copia essendo l'originale presso di me formata di pugno, et sottoscritta dal solo Tarsia, nella quale esagera li strapazzi, e violenze usate da me alli Dragomani, non doverei estendermi in giustificat.ne p[er]che si tratta di causa propria, ma rimetter il giud.o à Dio, et alla matura sapienza di V. Ser.tà; non di meno spero, che mi sarà lecito dir hum.te, che tutti à para con bened.ni, con patim.ti, e fedel servitù han procurato sostenere il lor debito p[er] cinque anni. Il Tarsia più de gl'altri mi si dichiarò obligato della stessa vita, et m'hebbe grand'occasione; p[er]che in riguardo alla sua povertà le feci esborsar da principio, che vi era com'ado di den.o, reali 1572 in un colpo p[er] saldo di suoi vechi crediti. Rapp'ntai gia 4 anni in circa hum.te à cotesto Ecc.mo Sen.o la di lui buona volontà verso di mè, et fù rimunerato con dodeci reali il mese in sua vita, non li lasciai[?] mancar cosa imaginabile quando ve ne era. Qualche suo trascorso mentre mi trovavo 162r in Andrinopoli, che forse in altri tempi havrebbe meritata censura fù da me coperto, et nascosto nel silentio, havendolo avertito solam.te trà lui, et me con paterna carità. Già due anni in circa mi suiserai p[er] redimarlo da una gran vania, che havrebbe potuto esser la distrutt.ne di sua Casa senza un efficace interposit.ne. Hora si è ricevuto suo Figlio à q'sta mensa, havendo io licentiati due servitori p[e]r non accresser la spesa. Mi hà dimandata con segretezza una lettera di cambio di 1200 Reali p[er] pagar un suo debito glelo hò concesso. Altre cose hò fatto, che non devo ridir[?], et che davano à lui giusta occasione di conferrar ad'altra voce insolite beneficenze, ma il Vassello Inglese venuto di costà, che portò lettera di 15 Aprile con aviso sicuro trà gl'altri, che mi fossero venute abondantiss.me rimesse da V. Ser.tà, mutò in un istante le sue massime con incredibile comotione contro di me, e con dichiarato desid.o di rendermi odioso à tutto il suo ordine, et ad'altri ancora p[er] qual si vogli via con detrattat.ni troppo mordaci, da me sempre dissimulate, ma da 162v tutti gl'altri intese con aborim.to, e con nausea[?]. Haverei ben volontieri taciuto anco al p'nte, et confido, che l'EE VV siano p[er] crederlo benignam.te p[er] il cimento più volte fatto di mia costantis.ma sofferenza sin quando gia dieci anni fui rimporoverato[?] in publica renga, mentre stavo p'nte humilm.te servendo in cotesto Ecc.mo Sen.o ch'io havessi qui rivelate ad'un Francese le com'issioni di V. Ser.tà p[er] la Pace con Turchi. Punto che piacque dilucidare à pres. tantiss.mo Senatore, che se ben vecchio credo sia ancora presservato da Dio benedetto in vita p[er] quest'atto di gran giust.a, tanto maggiorm.te haverei in quest'occasione raccom'andate al silentio le particolarità, che mi vengono à ferir[?] à drittura lassiando operar à Dio; Ma mentre altam.te si tratto del servitio dell'EE in tempi cosi torbidi, et gelosi andando inseparabilmente uniti li pub.i con li miei privati riguardi, Il tracurare materia cosi essentiale sarebbe commissione inescusabile alla quale non devo mai acconsentire p[er] il male che potesse succiedere. Ben 163r supplico genufflesso à piedi di V. Ser.ta, ed all'EE VV d'esser deliberato da tante angustie à quali non può certamente resister l'humanità. Gr'e. Pera di Cost.li, 22 Agosto 1660 Di V. S. Hum.mo Dev.mo S.re Gio: Batt'a Ballarino Bruti, Christoforo, 7/30/1660 164r-166v In lettere n.o 343 di Cost.li del Seg.rio Ballarin Rettratatione del Bruti 1660 adi 30 luglio [7/30/1660] In Pera Comparso avanti l'Ill.mo Ballarino in presenza di me Gio: Batt'a Padavino Seg.rio il Sig.r Christoforo Bruti giovine di lingua della Ser.ma Republica protestando chiaramente di non voler esser incluso in certa scrittura formata dalli ss.ri Dragomani, che contiene diversi capitoli dei quali fù dato giuram.to di Segretezza. Dimandato del contenuto della sudetta scrittura. Rispose contiene diversi capitoli, che m li hanno fatto sottoscrivere procurerò rendermeli à memoria et li scriverò, et stà esa. Jo Christoff.o Bruti affermo quanto di sopra. Srittura de Dragomani Ill.mo Sig.r su? ?rod, e Prov. Co.mo Perche sia sempre paletata la fedelta sincera et la buona servitù di Noi infrascritti Dragomani 164v alla Ser.ma Republica veniamo humil.mi avanti V. S. Ill.ma dandole parte qualment' il Sig.re Dragoman Tarsia gia un mese e mezo sara all'improviso comparso alle vostre case[?] diverse volte sugerendo noi altri acciò fossimo uniti nel sottoscriver una scrittura p[er] p'ntarla à V S Ill.ma dicendo poi che ve haveva un' altra segreta la quale sotto profondiss.ma segretezza nell'haverebbe mostrata mostrando che si[?] quella trattasse la pace, col'unione trà l'ordine; noi tutti credendo con tutta la sincerità alle sue parole, et che questo fosse in confrormità di quello che vi persuadeva, habbiamo consentito alle sue parole; promettendoci che poi lui haveva il modo di farci sodisfare li nostri salarij havendo aviso da Venetia, et lettere a Senatore di Auttorità che li servi?. Mà poi noi humiliss.mi servitori di V S Ill.ma et ?tà di S Ser.tà scoprendo li suoi diaboli? f? quali erano di p[e]rsuaderci co 165r protesti di machinationi contro di Noi di non dover capitar in Corte, et abbandonar V S Ill.ma p[er]che in questo modo sarebbe consideratta dalla necessità di sodisfarci: Doppo fatta sottoscriver la scrittura segreta sopradetta si dichiarò delle cose predette la quale in presenza di VS Ill.ma sara straciata, et annihilata. Non p[er]ò ne anco si è sodisfatto del suo appettito ne fece un altra doppo qualche giorno fromata di suo proprio pugno, et sottoscritta da lui et fù p'ntata da Noi a V S Il.ma p[er] la quale noi hmuiliss.mi si rimettiamo nella prudenza di V S Ill.ma acciò veda quello et si consiente[?] in essa, e da quella possi intendere et cavar li tradimenti, et le machine, che andava facendo p[er] machiare la riputatione et la fede del nostro ordine; troando[?] maligne inventioni contro V S Ill.ma dicendo che strappazzava tutti noi altri, et simili cose contro la sua p[er]sona. Riccoriamo hum.mi a piedi di V S Ill.ma p[e]r assicurarla come noi gia tempi fà havemo destinato le nostre vite à 165v sagrifficarle p[er] il servitio publico come fecero li nostri antenati, et siamo p[er] far sempre q'ndo ci venisse p'ntata hocc.ne p[er] il publico servitio, ne mai saremo p[er] abbandonarla, ma ben promettiamo di esser prontisimi alli commandi di V S Ill.ma alla quale p[er] fine faciamo Hum.ma riverenza. Gio: Olivieri dragomano Ambroso Grillo Dragomano Pasqual Naon Dragomano Giorgio Girachi Dragomano Michiel Parada Dragomano Dom.o Sanguinazzo giovine di lingua Altra scrittura formata di pugno, e sottoscritta dal solo Dragoman Tarsia Laus Deo 1660 Adi p.mo luglio [7/1/1660] Fo dichiara p[e]r la p'nte scrittura qualmente l'infrascritti Ss.ri Dragomani, e giovini di lingua alla Ser.ma Rep.ca si sono convenuti insieme come appar p[er] un altra scritt'a sottoscritta dalli med.mi li 9 zugno pross.te passato [6/9/1660] p[er] solo fine di ?, e diffentione da strappazzi, e violenze 166r che potessimo avvenire loro esser fatti dali rapp'ntante p'nte non mai provati sotto il governo d'Altri, et esser fatta questa unione p[er] poter ottener le loro decorsi stipendij confessando esser fatta da ogn'uno spontanemente et volontariam.te senza instanza preghiere violenze, ò instigatione d'alcuno, nè p[er] timore, nè p[er] premura, nè p[er] minacia p[er]suasi, ò fomentati da alcuno, ma solo di buon cuore, e spontanea volontà. Et se alcuno di detti sottoscritti, o publicam.te, ò segretamente dicesse, ò in scrittura deponasse esserci uniti p[er] instigatione, timore, preghiere, violenze, ò instanza d'altri, essendo pura falsità, e bugia si vitendi[?] infame, et sottoposto alla pena di cento cechini, e q'sti applicati alla madonna dell'Arsenale, et esser alligati tutti gli altri di teoli[?] mancar contro quello avanti ogni tribunale, come deari dovuti p[er] un prestido, et proceder più avanti contro quello, come infame si come parerà 166v alli interessati, et in fede della verità da tutti sarà affermato di proprio mano la p'nte scritt.a Io Christofforo Tarsia Dragomano affermo à q'sto di sopra Adi x.ci detto [7/10/1660] Jo Pasqual Naon soprad.to ho di penata la soprad.ta mia sottoscrittione p[e]r esser stato ingannato dal Sgi.r Christofforo Tarsia come dico in altra scrittura p'ntata in Canc.ia dell'Ill.mo Sig.r Ballarino p[er] mio giustifficatione, non volendo mai dir contro alcuno calunie, e buggie s' andasse la mia vita, e tanto meno contro esso Ill.mo Sig.r Ballarino, che sempre mi ha fatto favor, et gratie. Io Pasqual Navon affermo co'l mio giur.to 9/22/1660 [in a long letter on various matters] 178v ...et è pur vero, che la p.ma causa essnetiale 179r di tutto q'sto grave disordine fù il mancamento del danaro sopra la q'ale andava poi fabricando occultamente il Tarsia coll'industria p[er] li miei danni magg.ri. Tutti p[er]o doppo grande alteratione frà loro riescono[?] con rasignat.e, e modestia, obedendo à miei ord.i, e servendo al Pub.o in ciò, che accade. In una sol parte hanno mancato, che niuno d'essi hà informato l'Ecc.o capello mio Sig.re, come li havevo co'messo, sapendosi non havendo potuto fare p[er] le loro occupationi. Intendo p[er]o in ogni modo, che sodisfino à q'sto debito, e glielo incaricherò smettam.te di novo... 11/4/1660 212r Saranno occlusi tre l're presentatemi dalli Dragomani Tarsia, d'una parte, et da tutti gl'altri insieme p[e]r l'altra. Il contenuto dele prime resta in giustifiat.ni, et in doglianze, mà il Grillo, Olivieri, et cad.o del suo ordine, accettuato il giovinne Bruti, che non hà voluto ingerirsi per suoi partic.ri riguardi con giuram.to attestano quello, che l'EE VV resteran servite intendere, la prima difficoltà versa, ch'io Tarsia pretende esser stato provocato con offenso di parole, mà queste con aneveranze pieniss.me, et con mille imprecationi sopra di loro, li proprii fig.li, e Case, affermano non haver in quel primo discorso protato d'avvantagio, che se semplice lamentationi delle di lui procedure, con modestiss.me risserve, et con espressioni molto aggiustate Che non dimeno hà tenutosi lui alla sostanza, vedutosi scoperto, et mandate le scritture à V. S'ta, habbi prorotto, et io med.mo s'udij dal leto, ch'all'hora guardavo, ad alta voce rimpoverar il Grillo, come infame, ladro, et scelerato, onde si come nel p.mo nascim.to di questo negotio non posso[?], che riportarmi à quello, che vien espresso con giuram.to, non havendo io prove magg.ri, così nel resto de partic.ri addetti da Dragomani, uniti nella d.ta loro scrittura 212v sono stati quasi intieram.e con occhio, et orecchio propria uditi, et veduti da me, potendo riverentem.te dire s.a la mia conscienza, che tutto icontra pienam.te con la verità. Il Tarsia doppo, che veda[?] ch'o havevo penetrato l'essentiale de suoi occulti manegi, venne à chiedermi perdonno; Io lo viddi di buon occhio senza immaginabile alteratione; l'assicurai, com' in effetto che li suoi tentativi contro di me niente havea comosso il mio animo; anzi nelle cose tutte m'haveva fatto conocer disposto verso la sua persona; et Casa, come fui sempre, di che ne hà veduto molti effetti, non solo col trattener partialm.te suo figliolo à questa mensa con ammirat.ne de tutti; mà con la pronta concessione di una fede che mi dimandò continente la sua alienatione dal parteciparmi alcuna cosa il che se ben è vero per debito di Giust.a, non glielo potuta negare dimostra però assai vasta fede anzi confessa fruitam.te[?] l'ingan'o, e l'invidia contro di me mà non credo già, che di questo attestato sia egli per valersi presso V'ra Ser.tà ben si pres? mal effetti à questa Casa per oggetto di guadagnar la loro dipositione, però si devo dire humil.te quello, che in effetto toco con mani eglio, 213r è grandem.te odiato, et aborito da tutti, doppo esser stato inteso il termie, che hà tenuto meco à segno ch'essendo in concetto di tradittore non trova chi lo vogli praticare. Mi[?] confesso a meza bocha il Tarsia in presenza del Sr Padavini ch'erano preparate altre scritture, et lettere in dano mio, et postasi quasi in genochio, disse le formali parole, Sig.re tutti son obligati agiutarsi, e cercar d'avanzar le sue fortune, chiedo perdono si d'haver fallato. Io lo compatij con tutte le apparenze d'affetto, ne volsi intremarmi in strette interogationi per non atraher sopra me med.o nuovi motivi d'aflittione, e di pene. Di là pochi giorni venne il fig.lo à nome di suo Padre à dirmi, che dovevo mandarlo à complire con Cafis Efendi Capellano del Rè amico mio, come hò fatto già, e che sarebbe andato dal Raggionato à ricever il Regallo per portargielo. Non mi maravigliai del ardire, perch l'hò conosciuto ad altre gran prove ben convenni[?] dirle, che non havevo bisogno de suoi raccordi, e che quando mi fosse parso laverei fatto complire con Cafis da quello di Dragomani, che fosse stato proprio, trovandosi egli in qualità tale, che haverebbe bisogno d'un Dragoman 213v Grande valoroso per trattar seco, e se mi son servito altre volte di lui, come Giovine in Andrinopoli fù perche la necessita così ricercava. Esso si licenciò con mala ciera, mà in effetto non trovo bene valermi della sua voce per molti rispetti in questa fontiene[?] che seco porta oggetti di ricavare d'haver avisi, e di esser illuminato di qualità importante particolarità ò che un Giovine mal prattico ne sò quanto sinciero difficilm.te può ben arrivare. Nel resto haverei tramato[?] potermi dispensare dal portar questo tedio all' EE VV no' per consolatione delle parti non hò potuto ripararmi lo farò in avvenire, confidando poter tener tutti in dovere senza altra publica molestia sin che Dio me liberi da questi acculi[?] spini. [letter continues on o matters]
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Gregorian Date (RAD)
9/22/1660
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[...] et è pur vero, che la p.ma causa essnetiale 179r di tutto q'sto grave disordine fù il mancamento del danaro sopra la q'ale andava poi fabricando occultamente il Tarsia coll'industria p[er] li miei danni magg.ri. Tutti p[er]o doppo grande alteratione frà loro riescono[?] con rasignat.e, e modestia, obedendo à miei ord.i, e servendo al Pub.o in ciò, che accade. In una sol parte hanno mancato, che niuno d'essi hà informato l'Ecc.o capello mio Sig.re, come li havevo co'messo, sapendosi non havendo potuto fare p[er] le loro occupationi. Intendo p[er]o in ogni modo, che sodisfino à q'sto debito, e glielo incaricherò smettam.te di novo [...]